martedì 15 settembre 2015

‘Ndrangheta, 41 arresti “Con gioco online abusivo ripulivano denaro sporco”: e la Corte di Cassazione accoglie ricorso ed annulla sequestro preventivo imposto ad esercizio commerciale

Sequestrata la società Betuniq, altre aziende e 1.500 punti scommesse, per un valore di 2 miliardi di euro. Le scatole cinesi con server all'estero erano state create ad hoc per raccogliere le giocate aggirando la legge italiana. Dietro il business la cosca Tegano. In manette tra gli altri Mario Gennaro, ritenuto il dominus dell'organizzazione criminale e legato al boss Giorgio Benestare

"Un giro d’affari di diversi miliardi di euro. È con il gioco online che la ‘ndrangheta ripuliva i soldi sporchi facendoli passare da Malta e da altri paradisi fiscali come le Antille olandesi, Panama e la Romania. In tutto sono 41 gli arresti disposti dal gip su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, che ha stroncato un’associazione a delinquere di stampo mafioso con proiezione transnazionale che si è servita di società estere di diritto maltese per esercitare abusivamente l’attività di gioco e delle scommesse in Italia. In tutto sono 56 le società coinvolte nell'inchiesta, denominata “Gambling”, che ha portato al sequestro preventivo per un valore di 2 miliardi di euro.

Stefano Musolino [Magistrato]
Fondazione Progetto Legalità - Paolo Borsellino


Il blitz interforze è scattato prima dell’alba. Complessivamente sono 128 gli indagati. Tra questi 28 sono finiti in carcere, 13 agli arresti domiciliari, 5 sono stati raggiunti dall’obbligo di firma e 5 dal divieto di dimora. Su richiesta del procuratore Federico Cafiero De Raho e dei sostituti Giuseppe Lombardo e Stefano Musolino ,
sono state sequestrate anche la società Betuniq e le scatole cinesi create ad arte per riciclare il denaro sporco della ‘ndrangheta.
Undici tra le società coinvolte avevano la sede all'estero (sei a Malta, una in Austria e due in Romania), ma il centro decisionale e operativo era a Reggio Calabria. Dalla città dello Stretto, in sostanza, la cosca Tegano gestiva il business delle scommesse. Che ha visto coinvolte anche 45 imprese in Italia, sequestrate assieme ai 1.500 punti commerciali e agli 82 siti nazionali e internazionali."
(fonte: ilfattoquotidiano.it)

SORPRESA!
"BetuniQ. La Corte di Cassazione accoglie ricorso ed annulla sequestro preventivo imposto ad esercizio commerciale.
Nuovo successo della UniqGroup LTD dinanzi agli Ermellini.
I giudici del Supremo Consesso hanno annullato un sequestro preventivo confermato in precedenza dal Tribunale di Napoli in sede di appello cautelare.
La difesa del C.T.D. rilevava con il gravame proposto al collegio partenopeo, come quest’ultimo (nella fase del riesame) avesse sancito la discriminazione patita dall'azienda maltese nel tentativo della sua partecipazione alla gara indetta con il bando “Monti”. Nel contempo, si dimostrava che il gestore si era attivato nel richiedere l’autorizzazione prevista dall'art. 88 T.U.L.P.S. e che quindi si palesasse iniquo il vincolo ablatorio applicato all'immobile.
L’assenza di qualsivoglia ragione procedurale funzionale ad esigenze di carattere investigativo, oltre alla mancanza di indizi, non potevano suffragare il fumus del reato contestato.
Il Procuratore Generale
rimarcava come non potesse giustificarsi la compromissione di un’attività imprenditoriale sottesa alla colpevole inerzia -da parte della pubblica amministrazione- nel rilascio della licenza di polizia condivideva tutte le doglianze contenute nel ricorso e censurando radicalmente il sequestro.
società Betuniq
La III sezione penale della Corte Suprema di Cassazione, aderendo alle argomentazioni dei legali della UniqGroup LTD, ha cassato il provvedimento impugnato, annullando il sequestro preventivo applicato all’esercizio commerciale del C.T.D. campano con marchio “BetuniQ"
(fonte: PressGiochi.it )


P.S.: in sintesi, tutto il lavoro degli investigatori, magistrati non è servito a nulla in base a delle leggi vigenti che per coloro che possiedono "tanto denaro", la fanno franca, ne escono puliti e con non solo la restituzione del dolo, reato quantificato in beni immobili, ma anche con scuse e interessi maturati in base al periodo trascorso.
Questa è la nostra Italia!

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